COMUNICATO STAMPA
Roma, 6 novembre 2020. L’esclusione della categoria delle Lavanderie Industriali dal DL Ristori ha creato un ulteriore aggravamento della situazione delle aziende che forniscono i settori alberghiero e ristorativo. Per questo, Assosistema Confindustria ha portato oggi la situazione del settore all’attenzione della Commissione Bilancio e Finanze del Senato attraverso un’audizione formale a commissioni riunite, per evidenziare come le norme appena emanate a favore del settore turismo, di fatto escludano, oltre ad altri, il settore delle Lavanderie Industriali, che proprio nel turismo – alberghi e ristoranti – hanno il loro core business.
Questo specifico settore conta circa 300 imprese, con un fatturato nel 2019 di circa 660 milioni e 8.000 lavoratori impiegati e rappresenta l’11% del fatturato generato dai servizi connessi all’alberghiero. Oggi la situazione del settore è sempre più drammatica, a causa del drastico calo delle attività e dei relativi blocchi territoriali.
L’Osservatorio di Assosistema Confindustria ha monitorato l’andamento della crisi del comparto: dall’inizio della pandemia lo studio conferma un calo delle attività e quindi dei fatturati per gli ambiti sia alberghiero che ristorativo che arriverà a picchi del -90% nel mese in corso. La contrazione di fatturato previsto per l’anno è di circa – 400 milioni di euro, pari al – 60% rispetto all’anno precedente.
“Ho illustrato alle commissioni riunite – dichiara Marco Marchetti, Presidente di Assosistema Confindustria – che, a fronte di una contrazione del fatturato rispetto al 2019, saranno necessari alle lavanderie industriali del turismo 158 milioni di euro, fondamentali per la tenuta del settore”. “In caso contrario – conclude Marchetti – il rischio è di avere un 30% di aziende che non ce la faranno e che dovranno inevitabilmente chiudere. E’, quindi, indispensabile che il Governo lavori in un’ottica di “Filiera del Turismo”, comprendendo tutte le fasi di un’industria determinante per il nostro Paese. Sono necessarie misure omogenee per tutti gli attori della filiera, che stanno pagando un costo altissimo, in termini economici, ma soprattutto in termini di posti di lavoro a rischio, stimati dal nostro osservatorio in 5000 addetti, con ripercussioni su famiglie e territori”.
Le Lavanderie Industriali sono state escluse da ogni forma di sussidio o ristoro dedicato al settore turismo, pur subendo in modo gravissimo l’impatto delle chiusure e della riduzione drastica del turismo straniero ed italiano nel nostro Paese.
Con l’audizione di oggi, Assosistema Confindustria si fa portavoce del settore per richiedere che le lavanderie industriali che operano nel settore turistico siano inserite non solo nel DL Ristori, ma anche nei successivi provvedimenti che il Governo dovrà prendere inevitabilmente per sostenere il settore turismo e ristorazione, di cui le Lavanderie industriali sono appunto parte integrante. Si chiede inoltre che Le Lavanderie Industriali che operano nel turismo possano beneficiare degli spostamenti dei versamenti contributivi, di una maggiore rateizzazione sui mutui, di un credito d’imposta sugli immobili industriali e dello stralcio dell’ultima rata IMU.
Queste richieste auspicano da parte del Governo una programmazione strategica con una visione proattiva di medio e lungo termine per la tutela di turismo e ristorazione, che comprenda tutti gli attori della filiera, costituita in gran parte da medi e piccoli imprenditori, che al termine dell’emergenza – se non supportati adeguatamente – non saranno in grado di riaprire la propria attività. Inoltre, è importante considerare che il settore delle Lavanderie Industriali sostiene da sempre il tema del tessile riutilizzabile, che sarà un asset determinante della ripresa. Infatti, l’accesso ai fondi del Recovery Fund passa attraverso le innovazioni dell’economia circolare, di cui il tessile riutilizzabile è un protagonista fondamentale.